SITUAZIONE
Turno 330, 2 novembre del ’42. Dopo quasi un anno di guerra passato ad indietreggiare e a preservare le forze, decido con molta cautela di effettuare un primo passo in avanti. Ne effettuo tre contemporaneamente, a dire il vero, andando ad occupare posizioni appena sfiorate o addirittura saltate dai Giapponesi; una ghiotta occasione per piazzare forze americane a ridosso delle isole occupate dal nemico. Un nemico che in questi mesi quasi non si fa vedere in tutto il Pacifico, preferendo invece concentrarsi in Birmania alla ricerca di un varco per l’India. Così, dopo aver occupato Akyab, i Giapponesi si trovano ora presso Cox’s Bazar (la prima località indiana). Le truppe inglesi e indiane per ora resistono, pur non mancando serie difficoltà causate dai bombardamenti aerei. C’è da segnalare invece la perdita dell’isola Cocos, dove si erano rifugiate le truppe olandesi in fuga da Java.
Il numero rosso sulla mappa evidenzia il punto della nuova espansione giapponese. I tre numeri verdi sulla mappa evidenziano (per la prima volta) i punti dell’avanzata alleata. Punto 1 rosso, isola Cocos. Lontana, sia dai porti australiani che da quelli indiani, difficile da rifornire e continuamente bombardata da aerei nipponici di base a Java, Cocos è stata infine abbandonata dalle truppe olandesi. Uomini, e soprattutto aerei, che in questi mesi hanno effettuato il pattugliamento sull’oceano Indiano allertando i convogli inglesi dell’eventuale presenza di navi nemiche (come evidenziato nel post del turno 143), sono stati trasferiti in Australia, dove potranno godere di una base più attrezzata e meglio rifornita. In conseguenza dell’abbandono di Cocos sono stati diminuiti i convogli inglesi diretti in Australia, costretti d’ora in avanti ad effettuare un giro più lungo e prendere il mare con buona scorta armata. Poco male in fin dei conti, visto che ormai l’Australia viene regolarmente rifornita dai convogli americani che solcano il Pacifico.
Punto 1 verde, isole Aleutine. Dopo l’occupazione di Attu e Kiska, i Giapponesi hanno tentato la cattura di Dutch Harbor (post del turno 220); sono stati sconfitti, restando quindi confinati nelle due isole più occidentali dell’arcipelago. Decido di sfruttare la situazione favorevole e sbarco truppe ad Adak, Ulak e Amchikta. La mossa porta le truppe americane vicinissime agli avamposti nemici e prepara la strada a quella che sarà la definitiva riconquista delle Aleutine. Le truppe impiegate per questa operazione giungono da Pearl Harbour e Dutch Harbor.
Punto 2 verde, isole Ellice. Situato a nord di Samoa e dell’importante crocevia di PagoPago, questo arcipelago era stato occupato dai Giapponesi già ai primi del ’42. Le ricognizioni dei Catalina non lasciano però alcun dubbio, i Giapponesi su quelle isole non ci sono, salvo una ben poco numerosa guarnigione a Funafuti. Tutto fila come sperato e nel giro di pochi giorni gli Americani riprendono possesso di Funafuti, Nukufetau e Vaitupu. L’arcipelago non ha un grandissimo valore strategico, ma rappresenta comunque un importante passo in avanti. I pochi uomini presenti a Funafuti vengono eliminati.
Punto 3 verde, isole Santa Cruz. Qui si giocava la mossa forse più rischiosa di tutte. Dopo aver preso possesso di Luganville, come visto occupata e subito abbandonata dai Giapponesi, serviva un passo avanti. Serviva un avamposto che difendesse la stessa Luganville da possibili ripensamenti del nemico (Luganville è un’ottima base) e un punto che avvicinasse ulteriormente le mie truppe al settore delle Salomone (Guadalcanal). A questo proposito, e con l’appoggio di 3 portaerei vista la pericolosità della zona, reparti di Marines occupano gli atolli di Ndeni e Vanikoro. Nuova Caledonia, Nuove Ebridi e isole Santa Cruz sono ora totalmente in mano agli Americani. Questo, in previsione futura, è un settore di cruciale importanza.
CONSIDERAZIONI
Come ben si capisce, le tre operazioni americane condotte ad ottobre ’42 non possono definirsi vere “offensive”; in nessun caso si verificano scontri con forze nemiche, salvo i pochi uomini incontrati a Funafuti e subito eliminati. Comunque sia, la disponibilità di truppe e mezzi, specie da parte americana, inizia a farsi sentire sullo scacchiere del Pacifico. Le isole citate in questo articolo, dall’arcipelago delle Aleutine fino a quello delle Santa Cruz, sono state occupate senza dover sguarnire o ridurre i presidi di altre basi. Tante unità sono entrate in gioco, tante altre ne stanno arrivando, e le offensive, quelle vere, possono finalmente iniziare.
PUNTEGGIO
Japan Score: 23128 – Allied Score: 14101