Hall of Games

Facciamo un po’ di retrogaming. Una lista di videogiochi, i migliori in assoluto, che hanno appassionato robros74 dagli inizi ad oggi.

Periodo primo, consolle Philips Videopac. Siamo davvero agli inizi, anno 1980 circa. Le cartucce dei giochi sono più grandi di una scatola di sigari e per l’epoca costano un patrimonio, ma i giochi sono già a colori. Ricordo uno spettacolare arcade con le api e gli alveari, un combattimento tra carri armati e una particolarissima versione di Pac Man. Non ricordo però i titoli, anzi credo che le cartucce sulla custodia avessero esclusivamente un numero. Dei tanti giochi che mi ritornano in mente ne sceglierò uno, quello con cui probabilmente ho giocato di più.

  • Cartuccia 38, Pac Man. Ben diverso dalla versione classica, quella che già si poteva trovare in tutte le sale giochi. Il Pac Man della Philips aveva un percorso che non era disseminato di puntini da mangiare, anzi, in totale ci saranno state una manciata di pastiglie; si muovevano però, sempre più veloci, e per mangiarle bisognava rincorrerle all’interno del labirinto. Altra caratteristica, innovativa per l’epoca: il giocatore poteva disegnarsi il labirinto prima di finirci dentro rincorso dai fantasmini.

Periodo secondo, il Commodore 64. Di giochi ce n’erano un’infinità che addirittura si compravano le compilation in edicola. Scambiarseli con gli amici era un vero spasso. Giochi preferiti? Tanti, del resto quando si è ragazzini il tempo per giocare non manca. Ok devo scegliere, ma nel caso del Commodore non è facile.

  • Impossible Mission. Un gioco a piattaforme li chiamavano una volta. Infinite stanze piene di trabocchetti, collegate da un ascensore, con robot di guardia che davano la scossa, e una missione davvero impossibile da portare a termine: mettere insieme i pezzi di un puzzle per arrivare a sconfiggere lo scienziato. Ricordo di averlo finito più di una volta.

Periodo terzo, l’Amiga. Siamo al 1991 circa. L’Amiga ricordo di averla usata poco, perché ci sono arrivato tardi per passare quasi subito al mio primo pc. Ottima piattaforma, con i floppy disk e volendo gli hard disk. Come videogioco sull’Amiga non ho dubbi… lui, l’unico, l’inimitabile…

  • Populous 2. Sentirsi un Dio e agire di conseguenza, cercando di far prosperare la propria gente (i blu) e scatenando le peggiori calamità in campo avverso (i rossi). Terremoti, pestilenze, piogge di fuoco, fulmini e vulcani. In ultimo l’Armageddon, una battaglia tutti contro tutti a darsele di santa ragione fino alla vittoria finale. A Populous 2 ci ho giocato anche ultimamente, con un emulatore, e devo dire che nonostante gli anni resta per me il migliore di tutti.

Periodo quarto, i primi pc da casa, quelli per intenderci che ancora non esisteva internet. Io ho iniziato con un 386 e schermo vga 14 pollici, potentissimo, fatto apposta per giocare. E di giochi in questo periodo si inizia a vederne di veramente belli, grazie anche al neonato CD-ROM che permette di immagazzinare molti più dati dei vecchi floppy disk. Ricordo due titoli in particolare, due capolavori dell’epoca… alla faccia della nascita dei CD-ROM, entrambi erano su floppy.

  • Syndicate. Una squadra di 4 sicari, in giro per città futuristiche con impermeabili antiproiettile (inquietanti) e un arsenale in armi e bombe. Lo scopo è portare a termine le missioni assegnateci dal Sindacato: rapimenti, assassini, stragi e distruzioni, il tutto mentre siamo braccati dai sicari del Sindacato rivale. Un gioco straordinario che devo in qualche modo riesumare.

  • Frontier Elite 2. Un intero universo, migliaia di stelle e di pianeti, e una navicella spaziale per intraprendere qualsiasi tipo di attività. Un gioco epico. Ricordo con una punta di malinconia l’attracco alle stazioni orbitanti, peraltro una mossa difficile da eseguire, o gli assalti dei pirati durante il viaggio che volevano rubarti il carico. A Frontier per essere perfetto mancava solo il multiplayer, ma all’epoca certe raffinatezze non esistevano.

Periodo ultimo, quello attuale, dominato dai giochi online in virtù delle belle connessioni che tutti quanti abbiamo a casa. E i giochi online, diversamente da quelli di una volta, non finiscono mai perché una fine non ce l’hanno. La mia lista di giochi preferiti si limita quindi a due soli titoli, due titoli che sto appunto giocando da anni.

  • World of Tanks. Battaglie online tra carri armati di tutti i tipi, solitamente 15 contro 15, con qualcuno che poi preferisce salire sui caccia carri o sulle artiglierie. Un’arena virtuale che assicura divertimento immediato e senza tanti pensieri. Coinvolgente, con una bella grafica, gratuito. Credo ci farò una bella pagina qui sul blog; per World of Tanks ci vuole.

  • EVE Online. Questo è il famigerato “gioco di troppo” del titolo di questo articolo, perché se lo provi hai fatto il passo più lungo della gamba (e poi, improvvisamente, tutti gli altri giochi sembrano davvero poca cosa). Ho già detto sopra che i giochi online non finiscono mai, ma qui si va ben oltre… su EVE Online ci si vive, è qualcosa che ti si aggrappa addosso e non ti si stacca più. E’ dal 2009 che ci gioco, ininterrottamente, e come se il gioco in sé non bastasse, è dal 2009 che porto avanti un blog dedicato (oggi divenuto https://www.landeschutzen.com). Qui direi che non serve aggiungere altro.

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