Affondo decisivo, turn 1210

SITUAZIONE

Turno 1210, 30 marzo ’45. Il Giappone arretra su tutti i fronti. Buoni i progressi degli Inglesi e degli Australiani, e anche  i Cinesi hanno ripreso qualche timida offensiva. Ma l’affondo decisivo viene per mano degli Americani che con 8 divisioni, 3 dei Marines e 5 dell’esercito, conquistano Manila e prendono possesso di tutto l’arcipelago delle Filippine.

Numeri sulla mappa, punto 1 verde: le Filippine. Partendo già ad inizio ’45 dal porto di Davao, gli Americani progressivamente risalgono verso nord attraverso l’arcipelago controllato dai Giapponesi. Mindanao, poi Leyte, Panay e Palawan, e infine Luzon: le divisioni dei Marines occupano una ad una le isole maggiori dell’arcipelago e a fine febbraio entrano vittoriose a Manila. La liberazione della parte più a nord di Luzon, così come delle isole minori, viene invece assegnata ai reparti dell’esercito e richiede un altro mese di sacrifici, ma a fine marzo tutto l’arcipelago è comunque in mano agli Americani. I Giapponesi non riescono ad opporre grande resistenza, essendo le loro forze migliori attestate nelle Marianne; reagiscono con incessanti attacchi aerei (spesso attacchi kamikaze) ma non ottengono che qualche isolata vittoria sulle navi americane che solcano l’arcipelago. Piuttosto, consapevoli che la perdita delle Filippine non può che portare ad un progressivo isolamento di tutte le Indie Olandesi (e di basi importanti quali  Soerabaja, Batavia e Singapore) si preoccupano di far rientrare verso il Giappone quante più unità navali possibili. Questa mossa, necessaria, porta a due nuovi scontri aeronavali, a breve distanza di tempo dalla grande battaglia di Tinian di fine anno (post del turno 1122). Il primo scontro (18 febbraio) vede le portaerei giapponesi e americane scontrarsi nel mar di Java, presso Soerabaja, il secondo (9 marzo) nel mar di Celebes, presso Manado. La superiorità numerica delle unità navali americane, che seppur perdendo un numero troppo elevato di aerei rientrano alla base con danni trascurabili, porta all’affondamento della portaerei CV Hiryu e della portaerei leggera CVL Nisshin.

Punto 2 verde, mare di Timor. In questo settore le truppe australiane, dopo i timidi risultati dell’estate del ’44 (post del turno 985), trovano grandi difficoltà nell’occupare Lautem e Koepang. Ci riescono, ma dopo oltre due mesi di combattimenti, frenati più dalla mancanza di un’efficace azione aerea che dalla resistenza dei Giapponesi. Presa l’isola di Timor comunque, per gli Australiani non ci sono più ostacoli, perchè, come visto, la conquista delle Filippine da parte americana porta il nemico ad un progressivo abbandono dell’area. Senza combattere, le truppe australiane riescono a spingersi fino quasi a Soerabaja, sull’isola di Java. Interrompono la loro avanzata a inizio marzo, perchè dirottate su Port Moresby: è ora di riconquistare la base giapponese che le forze americane si lasciarono indietro durante la conquista della Nuova Guinea.

Punto 3 verde, la Tailandia. Dopo la completa occupazione della Birmania, nei mesi iniziali del ’45 le truppe inglesi si riversano in Tailandia ma, frenate da una resistenza nemica sorprendentemente forte, non ottengono che la conquista di Rahaeng e Chiang May. Una progressione limitata e poco significativa. Nei prossimi mesi comunque, sfruttando queste conquiste come basi per gli aerei americani del Tenth USAAF (finora dislocati in India), gli Inglesi avranno la possibilità di raggiungere Bangkok.

Punto 4 verde, la Cina. Il fronte cinese non ha più conosciuto cambiamenti dopo l’offensiva nipponica di inizio ’43 che portò alla perdita delle città di Liuchow e Tsiaotso (post del turno 468). Con la liberazione della Birmania da parte degli Inglesi però, e l’arrivo dei tanto attesi rifornimenti, le truppe cinesi ad inizio ’45 hanno ripreso forza e riconquistato il controllo di entrambe le posizioni. Sono arrivate poi le conquiste di Nanning (a febbraio) e Wuchang (a marzo). Al momento le truppe cinesi sono di nuovo bloccate (ancora tante le difficoltà in questo settore, soprattutto generate dalla mancanza di copertura aerea) ma l’indebolimento dei Giapponesi su tutti i fronti porta a pianificare con ottimismo nuove offensive.

PUNTEGGIO

Con la conquista di Manila, esattamente al turno 1181, il gioco decreta la “Decisive Allied Victory”. Il punteggio degli Alleati è più del doppio di quello dei Giapponesi. Ma conviene proseguire: tante le forze nipponiche ancora in campo (specie quelle navali), tante le decisioni ancora da prendere (quali mosse dopo le Filippine?) e tante ancora le battaglie che possono accendersi prima della definitiva sconfitta del Giappone.

Japan Score: 40909 – Allied Score: 86922

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