SITUAZIONE
Turno 755, 1 gennaio del ’44 e report generale per l’anno 1943. Dopo Shortlands, vista in dettaglio nel report precedente, gli Americani approfittano della supremazia aerea e navale e completano l’occupazione dell’arcipelago delle Salomone. Vene rimesso piede in Nuova Guinea (Terapo) e vengono prese le Marshall, seppur solo in parte. Gli Inglesi , nell’intento di distrarre forze nemiche dal Pacifico, iniziano a spingersi verso la Birmania e arrivano ad Akyab. Nel punteggio generale gli Alleati sorpassano i Giapponesi.
I numeri verdi sulla mappa evidenziano le offensive degli Alleati. Punto 1 verde, l’arcipelago delle Marshall. In contemporanea con l’inizio dei combattimenti a Shortlands, le forze americane del Pacifico centrale si riversano nelle Marshall e occupano Mili e Majuro, poi Jaluit e Alinglaplap, infine Kwajalein e Roi-Namur. 30 giorni in tutto per prendere possesso di 6 isole. Maloelap e Wotje, che le ricognizioni aeree confermano essere le posizioni nemiche meglio fortificate, vengono invece evitate. Questa operazione, pur non portando alla totale occupazione delle Marshall, consente agli Americani di mettersi in ottima posizione per minacciare Eniwetok, l’ultimo e più importante anello dell’arcipelago, e per avvicinarsi con decisione alla roccaforte Truk, la Pearl Harbour dei Giapponesi.
Punto 2 verde, Salomone e Nuova Guinea. Dopo aver conquistato Shortlands e Buka le forze americane del sudovest Pacifico completano l’occupazione dell’arcipelago delle Salomone cacciando i Giapponesi anche da Green Island e Feni Island. Rabaul è ormai lontana soltanto 40 miglia, ma non è comunque possibile continuare su questa direttrice di attacco senza prima eliminare la presenza nemica in Nuova Guinea (Port Moresby, MilneBay, Buna, Lae e Finschafen). L’assalto a queste posizioni necessita di preparazione, perchè sono posizioni ben fortificate, con discreta copertura aerea e con presidi numerosi (oltre 40 mila uomini stimati a Port Moresby). Le offensive in Nuova Guinea, e il proseguimento su Rabaul, vengono quindi posticipate al 1944, prevedendo fin d’ora il coinvolgimento di truppe australiane e neozelandesi. Il momento è comunque favorevole, e proprio nell’ottica di una migliore preparazione ai futuri attacchi in Nuova Guinea vengono occupate le isole di Woodlark, Kiriwina e Goodenough. Oltre Port Moresby, cosa che potrebbe portare al suo isolamento, viene ripresa l’isola Hoorn, nello stretto di Torres, e stabilito un presidio a Terapo.
Punto 3 verde, Akyab. Pianificare mosse offensive in questo settore è stato fin qui praticamente impossibile. I Giapponesi hanno sempre avuto la supremazia aerea, fin dall’inizio delle ostilità, prendendo di mira le truppe a terra e spesso anche gli aeroporti in India (fino quasi a compromettere il ponte aereo con la Cina). Le cose sono cambiate poco a poco. Il lento ma costante arrivo di squadriglie da caccia inglesi (e americane dell’HQ Tenth USAFF che pure opera in India) ha portato ad un sostanziale equilibrio delle forze e concesso, finalmente, una maggiore libertà di movimento alle truppe a terra. E’ così che dopo l’occupazione di Cox’s Bazar (post del turno 575) è stata riconquistata anche Akyab (persa nell’aprile del ’42, post del turno 143). Questa piccola spinta in avanti è costata agli Inglesi una decina di trasporti, tutti affondati in seguito ad attacchi aerei, ma apre la porta ad una futura riconquista della Birmania.
REPORT 1943
Report riassuntivo del 1943. Doveva essere un anno difficile, ma non lo è stato, e le conquiste pianificate dagli Alleati sono tutte andate a buon fine. Nelle Gilbert, come nelle Salomone e nelle Marshall, gli Americani hanno trovato guarnigioni nipponiche via via più numerose e più agguerrite (e meglio fortificate), ma le difficoltà si sono limitate agli scontri a terra. La marina giapponese non è mai intervenuta, e le forze aeree messe in campo per provare a respingere gli attacchi americani si sono rivelate insufficienti. Eppure questo è lo scenario “Ironman”, che concede ai Giapponesi un numero ben maggiore di navi e aerei di quanti non ne abbiano avuti a disposizione nella realtà. Ma allora dove sono tutte queste forze? Che fine hanno fatto le temibili portaerei giapponesi? Al momento non si sa, perchè lo scenario è impostato su “Nebbia di Guerra” e la situazione in campo nemico viene oscurata, ma è certo che da qualche parte tutte queste forze devono pur essere. Una spiegazione al loro mancato intervento durante le offensive alleate del ’43 in realtà ci sarebbe: il Giappone è a corto di carburante! Può essere, visto l’altissimo numero di navi da trasporto che i giapponesi hanno perso quest’anno per mano dei sommergibili americani (275, passando da 215 navi perse a fine ’42 a 490 navi perse a fine ’43). A questo punto non resta che buttarsi nel ’44 e proseguire con le offensive: il restringimento del perimetro giapponese, e la conseguente riduzione delle distanze, potrebbe spingere le forze nipponiche ad intervenire con decisione. Una cosa è certa però: il Giappone è ancora forte, la guerra non è finita.
Punti Conquista – Il punteggio guadagnato, relativo alle basi controllate, è ancora a favore del Giappone: nel ’43, nonostante le offensive alleate, ha perso soltanto 21 basi sulla mappa, passando da 486 a 465 (465 basi controllate e 13179 punti per il Giappone, contro le 421 alleate e 7494 punti).
Punti Aviazione – Il punteggio guadagnato, relativo alle perdite aeree, è ancora più alto per gli Alleati (13351 punti guadagnati dagli Alleati, contro 5963 punti guadagnati dal Giappone). Il Giappone sta perdendo più del doppio degli aerei finora persi dagli Alleati.
Punti Esercito – Il punteggio guadagnato, relativo alla distruzione di unità terrestri, è ancora nettamente a favore dei Giapponesi, ancora in virtù delle tante unità alleate distrutte o catturare all’inizio della guerra. 9097 punti guadagnati dal Giappone contro 4833 punti guadagnati dagli Alleati.
Punti Marina – Il punteggio guadagnato, relativo ad affondamenti di unità navali, è a favore degli Alleati: fin qui hanno affondato 490 navi nemiche. Il Giappone ha affondato 333 navi nemiche.
PUNTEGGIO
Japan Score: 31157 – Allied Score: 32670